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Rapporto economico finanziario con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna chiusura del conto corrente
La Banca Popolare dell’Emilia Romagna, agenzia di S. Antonio di Pavullo n/F., nel
mese di dicembre 2012 ha chiuso il conto corrente alla Frantoio Frignano srl
chiedendo il rientro completo dell’affidamento concesso anni or sono perché la
società non svolge nessuna attività. Ma come fa una società che intende svolgere
l’attività di recupero di materiali inerti non inquinanti e non pericoloso a potere essere
operativa se ha il terreno sequestrato? E perché ha il terreno sequestrato? Perché
l’Amministrazione comunale di Serramazzoni e la malavita che impera, o meglio
imperava, a Serramazzoni aveva posto condizioni illegittime e illegali che la società
prontamente rifiutò. Il Comune di Serramazzoni il cui sindaco era Luigi Ralenti,
l’assessore all’Urbanista ed Edilizia Sabina Fornari e Capo Ufficio Tecnico il geom.
Enrico Tagliazucchi, passati poi agli onori della cronaca, ricorse ad espedienti e falso
in atti pubblico portando al sequestro dell’area da parte della Procura della
Repubblica di Modena. Correva l’anno 2009. Per due anni, dal 2007 al 2009
l’Amministrazione Comunale di Serramazzoni e la società Frantoio Frignano srl
avevano cercato di trovare un accordo ma era chiaro, che per i pubblici
amministratori e funzionari sopra citati. la volontà di perseguire interessi oscuri e la
bramosia di fare quattrini era una posizione inconciliabile per la società che intendeva
semplicemente potere svolgere una attività economica mancante su territorio e al
servizio della comunità. Dopo i politici corrotti, le minacce della criminalità
organizzata ed ora le pressioni del sistema bancario, la situazione societaria si sta
rivelando tremendamente difficile. Cosa resta, portare i libri in tribunale?
Serramazzoni 7 marzo 2013
L’Amministratore Delegato Il Presidente
Giuliano Romani Pier Giacomo Bernardi
Rassegna Stampa 2011
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